Interpretazione delle espressioni facciali con la mascherina

Le mascherine sono diventate recentemente un ausilio essenziale per rallentare la diffusione del COVID-19. Sebbene questo sia uno dei modi più semplici per proteggere te stesso e gli altri dal Coronavirus, alcune ricerche in ambito psicologico suggeriscono come le mascherine possono interferire sottilmente (ma nemmeno così tanto) con il modo in cui percepiamo le emozioni reciproche. Vediamo insieme come.

Gli individui con e senza udito fanno da sempre affidamento sui segnali visivi per aiutare la percezione del parlato.
L'effetto McGurk dimostra che, inconsciamente, tutti noi facciamo affidamento sui movimenti della bocca e delle labbra nell'interpretazione delle parole. Quando una persona parla attraverso una mascherina, questi movimenti della bocca sono completamente inaccessibili all'ascoltatore. Ciò rende la percezione del parlato più difficile per chi ascolta e quasi impossibile per i sordomuti.

All'inizio degli anni '70, Paul Ekman condusse una serie di esperimenti in diverse culture in tutto il mondo, sostenendo l'esistenza di sei modalità di espressione facciale delle emozioni universali: sorpresa, paura, disgusto, rabbia, felicità e tristezza. Un fatto comune, ad esempio, è che spesso facciamo affidamento sugli occhi per leggere l'espressione emotiva del viso. Ma anche la bocca può essere altamente istruttiva, aiutandoci a distinguere, ad esempio, tra paura e sorpresa o tra tristezza e disgusto. Quando si indossa una mascherina, tuttavia, queste emozioni diventano difficili da decodificare.

Le mascherine che coprono la bocca e il naso stanno necessariamente cambiando questi comportamenti automatici dello sguardo, rendendo la metà inferiore del viso praticamente non informativa ai fini del riconoscimento delle emozioni attraverso le espressioni facciali e costringendo le persone a guardare negli occhi, cosa che crea disagio a molti.

Tutto ciò significa che, con l’utilizzo delle mascherine le persone potrebbero imparare a fare meno affidamento sulla bocca e più sugli occhi per riconoscere le espressioni emotive nel volto. Potrebbe essere addirittura necessario sviluppare nuove strategie per interpretare le reazioni emotive dei volti parzialmente occlusi dalle mascherine solitamente imputate a regioni cerebrali come l'area facciale fusiforme (FFA) e il solco temporale superiore (STS).

E resta un quesito aperto e un interessante spunto di ricerca se le mascherine avranno effetti duraturi sul sistema di riconoscimento facciale del cervello. Sicuramente, quello che sta accadendo, è che stanno avendo effetti sul nostro modo di vivere e di relazionarci con le altre persone.

Fonte

Schurgin, M. W., Nelson, J., Iida, S., Ohira, H., Chiao, J. Y., & Franconeri, S. L. (2014). Eye movements during emotion recognition in faces. Journal of vision, 14(13), 14-14.
Peterson, M. F., Lin, J., Zaun, I., & Kanwisher, N. (2016). Individual differences in face-looking behavior generalize from the lab to the world. Journal of vision, 16(7), 12-12.

 

Fabiana Faustini, psicologa a Brescia

Collaboro con Fondazione Poliambulanza e offro sostegno psicologico nel mio studio. Mi piace scrivere di psicologia in tutte le sue mille sfumature.


 
 
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