A settembre riparti con il piede giusto.
Settembre è il mese degli inizi e dei mille progetti. Torna la routine e le calde giornate al sole sono solo un dolce ricordo che sbiadisce nella mente e negli occhi. Settembre è il mese dei doveri e degli impegni che riprendono: i soliti problemi e l’impressione che nulla è cambiato e nulla cambierà. Questo è il mese in cui aumentano ansia e depressione: per cominciare emerge la tendenza a fare bilanci, a guardarsi indietro e a confrontare gli anni che passano facendo inutili paragoni tra aspettative e risultati; poi si procede con i giudizi sulla propria vita e con i progetti impossibili che fanno venire l’ansia al sol pensarli, mentre piano piano se ne va la sensazione di libertà che hai provato durante le vacanze, dove non c’erano obblighi e scadenze, e la tua mente era libera dalle catene che tu stesso ti costruisci.
Ti svegli oggi, è settembre, e tutta la carica che avevi al ritorno dalle vacanze se n’è già andata, lasciando posto ad agitazione e stress. Il punto è che ora sei preso da mille pensieri: il lavoro non mi soddisfa, la vita in coppia mi sta stretta, i soldi non sono mai abbastanza, i colleghi sono antipatici, i miei amici non sono all’altezza delle mie aspettative, la mia famiglia non mi supporta come vorrei, le cose non stanno andando come mi aspettavo che andassero…sei preso a guardare l’esterno, a giudicare le cose che non vanno al di fuori di te, a programmare la tua vita e ad aspettare che vada esattamente come dici tu altrimenti ti arrabbi e ci stai male. Ma in tutto ciò, qual è lo spazio che dedichi a te stesso? Qual è il tuo ruolo all’interno della tua vita?
Il vero nemico di te stesso sei proprio tu! Basta progetti impossibili e severi giudizi sulle cose che fai ma vorresti fare meglio. Sono tutte queste aspettative, basate su modelli di successo irraggiungibili, a rendere pesante la tua vita.
Parti dalle piccole cose, dai progetti che sai di poter realizzare. Non c’è niente di peggiore che fissare obiettivi giganteschi (consapevoli di non poterli raggiungere) e subire la frustrazione del fallimento. Piccoli passi e obiettivi realistici che ti garantiscono soddisfazione e tranquillità.
Metti al centro te stesso, le tue emozioni e i tuoi stati interiori. Non programmare tutto, goditi la possibilità di avere un po’ di spazio libero in cui semplicemente non fare nulla, ascoltare te stesso e i tuoi bisogni: basta una mezz’ora ogni tanto, in cui non fissare impegni e godere della sensazione della libertà mentale…sì, proprio quella che ti è piaciuta così tanto quest’estate mentre eri in vacanza!