Quando dire di no ti fa sentire in colpa!

Quante volte ti capita nella tua vita di fare cose che proprio non ti va di fare, di dedicare tempo prezioso a qualcosa che non ti interessa per poi sentirti frustrato?

Sul lavoro, in famiglia, nella tua vita sociale con gli amici, i parenti persino nella vita di coppia... la difficoltà a dire il fatidico no è alquanto diffusa tra le persone. Non solo, spesso ci si sente in dovere di assecondare i bisogni delle persone a cui nemmeno teniamo per il timore di ferirle. Questo perché la parola no mette in scena una serie di emozioni e associazioni negative e spiacevoli. Le ricerche dimostrano che è più facile rispondere  ad una richiesta perché dire no mette a disagio e fa emergere emozioni negative come la colpa, la vergogna e la paura.  
Secondo le neuroscienze sembra che il nostro cervello abbia una reazione maggiore di fronte alle situazioni negative piuttosto che a quelle positive, tant’è che le informazioni negative generano un’attivazione cerebrale più ampia e un’attività elettrica più rapida della corteccia, rispetto a quelle positive. Sembra che i ricordi negativi siano più forti e incisivi di quelli positivi, perché il ricordo di qualcosa di spiacevole dà memoria di quanto è stato e permette di evitare quella cosa in futuro, quindi ha una funzione adattiva e di apprendimento. Inoltre, la nostra cultura e l’educazione che riceviamo indirizza verso comportamenti gentili e altruistici con le altre persone.  
Tutto ciò premesso quante volte succede che se dico di no mi sento in colpa?
E quante volte succede che dici di ma in realtà non puoi e, di conseguenza, ti sento frustrato per non aver dedicato quel tempo a fare altro e, ancor peggio, sei arrabbiato per aver regalato del tempo (che non hai!) a qualcosa che in fondo non ti interessava nemmeno.
Dire di no ti permette di comunicare in modo sincero e onesto esprimendo, senza sensi di colpa, i tuoi bisogni e i tuoi desideri mantenendo, allo stesso tempo, una buona relazione con gli altri.

Ecco alcuni consigli per riuscire a dire di no e mettere te stesso al primo posto (con un po’ di sano egoismo)

  1. Pensa ai no che sei riuscito a dire, annotali su un diario, analizzali e verifica se hanno un effetto così realmente catastrofico oppure se le conseguenze sono sopportabili per te e per gli altri a cui hai detto di no

  2. Prenditi del tempo per pensarci, magari con un’affermazione del tipo: “Grazie per aver pensato a me, verifico i miei impegni e ti faccio sapere presto”

  3. Se sei al passo successivo e sei riuscito a dire subito di no, dai una spiegazione del perché no, in particolare se la spiegazione riguarda te stesso: “No, mi dispiace ma avevo già preso un impegno con mio marito”

 Dire agli altri significa dire no a te stesso. Pensa bene a cosa stai sacrificando e se ne vale realmente la pena!

 

Fabiana Faustini, psicologa a Brescia

Collaboro con Fondazione Poliambulanza e offro sostegno psicologico nel mio studio. Mi piace scrivere di psicologia in tutte le sue mille sfumature.


 
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